Una commessa da quasi 20 milioni di euro per la Tratos di Pieve Santo Stefano dalla Tim
La Tratos di Pieve Santo Stefano sempre più azienda “fiduciaria” di Tim. La nota spa italiana della telefonia ha chiuso la prima gara per la fornitura di cavi in fibra ottica a supporto del piano di cablaggio in “ftth” di FiberCop, la società del Gruppo Tim chiamata a trasformare la rete secondaria, quella che va dagli armadietti alle abitazioni delle utenze nazionali e che è più semplicemente conosciuta come fibra ottica in casa. Ebbene, la Tratos si è aggiudicata più di un quinto dell’importo complessivo della commessa, ovvero circa 20 milioni di euro su un totale di 75. E italiane sono anche le altre quattro realtà vincitrici, tutte ovviamente operanti nell’ambito della tecnologia nelle telecomunicazioni e quindi in cavi elettrici speciali e a fibra ottica; si tratta della Ecotel, della Metallurgica Bresciana, della Technikabel e della Prysmian (nata come Pirelli Cavi e Sistemi), che ha per amministratore delegato l’aretino Valerio Battista. Una fornitura che servirà per coprire il fabbisogno di FiberCop per i primi due anni di attività. La Tratos ha da tempo un rapporto fisso con Tim, con una media di forniture che si aggira sui 10 milioni di euro all’anno, ma stavolta ha compiuto un ulteriore passo avanti, per la soddisfazione del suo presidente, l’ingegner Albano Bragagni: “Sul piano strettamente operativo – dichiara l’imprenditore che è stato a lungo anche sindaco di Pieve Santo Stefano – è la prosecuzione di ciò che stiamo facendo da trent’anni a questa parte, con la differenza che negli ultimi tempi abbiamo incrementato la nostra percentuale di partecipazione sul mercato nei confronti di Tim; quest’ultima operazione l’ha ulteriormente consolidata. Una gratifica importante per Tratos, perchè la scelta di Tim prende in considerazione non soltanto il prezzo, ma anche la qualità del prodotto, quindi la componente tecnologica e del servizio”.